Corrimano scale: serve davvero?

Come scegliere un corrimano per le scale

Quando si parla di ‘’corrimano’’, ci si riferisce ad una barra in materiali diversi (ferro o legno, generalmente) presente in diverse zone: interni dei mezzi di trasporto, abitazioni, locali commerciali, spesso a latere di una scalinata, di uno scivolo mobile o di altra sorta di pendenza.

Nello specifico, un corrimano può presentarsi sotto forma di asta, tubolare o no, affissa ad una parete – ove sia presente una scala – o al soffitto in casi specifici.

La funzione del corrimano è quella di rendere sicuri un passaggio, una percorrenza, uno stazionamento in postura eretta o di facilitare il passaggio dalla posizione seduta a quella verticale.

I corrimano possono, dunque, essere apposti in diverse posizioni e avere varie inclinazioni rispetto al suolo. Saranno, allora, paralleli al terreno o diagonali rispetto ad esso, come nel caso dei corrimani scale.

Gli studi specifici sull’utilità dei corrimani mostrano che diversi tipi di incidenti ed infortuni possono essere evitati dal ricorso al corrimano. Altri avranno effetti meno gravi, proprio grazie a questo appiglio essenziale quanto obbligatorio, afferrato in extremis.

In effetti, per quanto giovani ed aitanti ci si senta nella verde età, capita a tutti, prima o poi nella vita, di mettere un piede in fallo, per i motivi più vari: distrazione, suola o pavimento umidi, spinta accidentale, malessere provvisorio, sovraccarico di oggetti da trasportare che sbilancia all’improvviso. Insomma, anche il più sportivo tra noi, una volta, ha rischiato di cadere dalle o sulle scale … il che significa, in ultima analisi, “giù per le scale” (espressione che rende meglio l’idea del rotolare rovinoso su diversi gradini di marmo freddo e duro, ad esempio).

Corrimano scale e discese: come dovrebbe essere?

Naturalmente, come per ogni cosa, anche per quanto concerne il corrimano abbiamo diversi materiali e conformazioni, tra cui poter scegliere. Vi sono poi i parametri prescritti dalla legge. In particolare, la normativa, che ha dato origini alla legge e al decreto di riferimento nel 1989, è da applicare rigorosamente entro tutti gli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata (…). Ci riferiamo al noto Decreto Ministeriale 14 giungono 1989 n. 236, che contiene le (…) prescrizioni tecniche necessarie a garantire accessibilità, adattabilità e visitabilità (…) di ogni genere di edificio, (…) ai fini del superamento delle barriere architettoniche.

Ispirandosi ai presupposti di sicurezza dettagliati dalla normativa, oggi, a distanza di oltre un ventennio, ci rendiamo conto che determinati requisiti sono entrati a far parte del sapere e del buon senso comune. E tutti noi, in casa, teniamo ad avere strutture e condizioni di sicurezza per noi e per chiunque venga a trovarci. Così, è ormai scontato che un parapetto debba essere alto almeno un metro e che il corrimano debba avere un’altezza compresa tra i 90 e i 100 cm.

Il corrimano, se ci riferiamo ad una piccola palazzina ad uso famigliare di quattro piani, per esempio, potrà essere interno al parapetto, nel caso in cui quest’ultimo sia particolarmente alto. Le rampe delle scale, dal canto loro, dovranno essere larghe almeno un metro e venti centimetri, sviluppandosi su una “pendenza mite” e regolare per quanto riguarda i gradini. La pedata, a sua volta, non dovrà essere inferiore ai trenta centimetri. Un calcolo ben preciso dovrà essere effettuato per stabilire l’altezza degli scalini: il doppio dell’alzata sommato alla pedata dovrà essere compreso nell’intervallo 62-64 centimetri.

Se poi prendiamo in esame, nel dettaglio, il corrimano di scale interne di case private singole, i parametri possono variare leggermente, ma sono ugualmente prescritti in maniera ferma. La larghezza minima della rampa sarà di ottanta centimetri, la pedata minima di venticinque. Il rapporto tra la pedata e l’alzata sarà ancora compreso nell’intervallo 62cm-64cm e il parapetto non potrà essere inferiore ai 90 cm.

Corrimano a parete e corrimano scale a chiocciola: cosa succede dentro casa?

Nel momento in cui si pensa ad acquistare una scala pronta, modulare o a disegnarla insieme ad un artigiano di fiducia, occorrerà non tralasciare la questione del corrimano: le stravaganze estetiche dovranno sempre essere controbilanciate da precisione ed affidabilità degli aspetti tecnici e rassicuranti, come la posa del corrimano.

Naturalmente, da un caso all’altro, le possibilità di scelta relative ai corrimani cambieranno: qualche concessione sui “rompitratta”, ad esempio, si accompagnerà da un conseguente adattamento del corrimano, e così via…

In una scala a rampa classica, con pianerottolo di pausa, il corrimano sarà attaccato alla parete. È importante che la sua forma sia agevolmente impugnabile e che il materiale inviti all’appiglio. Altrimenti, la funzione primaria dell’oggetto sarà annullata. Il corrimano, insomma, dovrà innanzitutto essere a misura di mano. Pensate bene a chi percorrerà la scala, prima di ordinare un generico “corrimano scale” su internet.

Nel caso di una scala a chiocciola, per esempio, potrebbe essere necessario investire su un corrimano ad hoc, proprio per ottundere la vulnerabilità di chi salirà e scenderà dagli estetici, quanto insoliti gradini. Che il corrimano sia allora piacevole da afferrare, che non diventi solo una parte in più da spolverare o un deposito di germi di mani che lo sfioreranno per vezzo, senza affidarvi l’intero organismo dell’attore che farà su e giù.

Se anche la vostra scala è stata venduta in kit e l’avete già montata o fatta montare a chi di dovere, nulla vi impedisce di personalizzarla, investendo su una rivisitazione del corrimano, a fini ergonomici e tecnicamente controllati da esperti.

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