Poltrona Le Bambole Mario Bellini anni '70

le caratteristiche delle poltrone Le Bambole di Mario Bellini degli anni '70

Le Bambole è una realizzazione degli anni '70 che riuscì ad ottenere anche la vittoria del prestigioso premio di design Compasso d'Oro nel 1979 e i cui componenti sono esposti nella collezione permanente del Museom Of Modern Art di New York. Le Bambole sono un gruppo di sedute con poltrone, divanetti e pouf caratterizzate dal fatto di essere particolarmente avvolgenti.

In apparenza queste sedute non hanno una vera e propria struttura portante perchè sono realizzate con un'imbottitura elastica e morbida. Questa loro conformazione offre una forma naturale, semplice e sinuosa che invoglia subito a sedersi per cercare un po' di relax. E il relax su queste poltrone non si fa certo attendere perchè questa conformazione comporta una cedevolezza tale che sembra quasi di essere abbracciati e avvolti da questa poltrona. Sulle poltrone Le Bambole è possibile sedersi veramente in qualsiasi posizione riuscendo sempre a trovare un comfort eccellente. È come se la poltrona stessa fosse viva e partecipasse al momento di relax.

Poltrona Le Bambole anni '70

Immagine presa da http://www.architonic.com

Le poltrone e i divani Le Bambole degli anni '70 sono state rivisitate nel 2007 dal designer Mario Bellini per B&B che ha reso la loro struttura molto più leggera e le ha rivestite con molte altre tipologie di tessuto. Ancora oggi queste poltrone sono un must dell'arredamento capace di offrire eleganza e comfort ad ogni ambiente. Possedere una poltrona di questo genere in un salotto significa non solo avere una casa ben arredata ma significa soprattutto avere dei mobili capaci di cambiare in base al nostro umore e alle nostre esigenze.

Con queste parole Mario Bellini ha commentato questa riedizione de Le Bambole: "è un?opera di ?liposcultura? e di rimessa in vita di questa bella signora, ancora giovanissima, che ha sempre corso davanti al tempo senza mai farsi usare ed abusare. Ritengo che sia attuale perché forse sono riuscito, quando l?ho disegnata, a fare un pezzo del nostro tempo, con un respiro più ampio di un oggetto degli anni settanta. Non ha le gambe, non ha struttura, è quasi monocellulare perchè ha un solo tratto che si coglie con gli occhi: è come un cuscino articolato e il cuscino è la cosa più magica che ci sia nella nostra cultura, perché è fatto con un quadrato e un rettangolo doppio di stoffa e quando lo riempi fa pouf e acquista questa forma straordinaria".

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